lunedì 24 agosto 2015

te lo ricordi demetrio quello sfigo


Vabbè, dai, c'ho un'età: se leggo Edoardo De Angelis penso a La casa di Hilde e, soprattutto, a Lella quella ricca, la moje de Proietti er cravattaro. Ma questo Edoardo De Angelis è solo un omonimo e fa il regista. E lo fa anche bene. Ho visto Perez. con un bel po' di ritardo, ma mi è piaciuto con la sua aria livida e sporchetta, e un Luca Zingaretti come sempre a portare a casa un buon risultato. Insieme allo splendido Si alza il vento (ma chi è quel cretino che diceva fosse un film militarista? ho pianto come un vitello, ed è come una lezione di storia dentro un quadro di Monet), mi ha disintossicato dall'ultimo Mission: Impossible che, ancora dieci minuti, e m'assopivo: noioso, faticoso, fuori tempo massimo. Cosa faccio di bello in questo periodo? Dopo aver finito di lavorare come un ciuco, sto lavorando come un ciuchino e aspetto con ansia la fine di settembre che mi porterà in vacanza. Per il resto, poco. Forse gatti in arrivo, forse altro, sostanzialmente forse. Scrivo poco, commento su fb, pratico shiatsu pagato in natura (canne e generi alimentari, che avete capito?), converto zia 86enne alla lettura di Internazionale, ed è la più grande delle soddisfazioni. Ah, e torno nella mia isola di blogspot. Com'è che diceva quel bel culo anni Settanta (e forse non solo quello)?


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